Come i brownies alle pere mi hanno ridato il via
Per 2 anni ho abbandonato il mio ricettario virtuale, il mio rifugio dalla vita di tutti i giorni. Ma anche se era stato messo da parte, non ho mai smesso di pensarlo e di dilettarmi ai fornelli appena potevo, sempre con una domanda che mi frullava in testa: perché non scatto una foto e pubblico la ricetta?
Complice qualche difficoltà lavorativa (la pandemia, il lockdown e tutto quello che stiamo vivendo), ho ripreso in mano il mio diario virtuale. Sentendomi un po’ bloccata, all’inizio mi sono dedicata alla parte tecnica (aggiornamento del tema e altre cose tecniche da dietro le quinte, sistemazione delle foto) e ho frequentato qualche corso online di approfondimento per poter migliorare i contenuti da postare.
Poi, piano piano, ho ricominciato a cucinare per lui e, i brownies alle pere, sono tra le prime prove che mi sento di condividere. Non so se siano le foto di cui sono particolarmente orgogliosa o il gusto “cioccolatoso” di questi dolcetti, ma per la prima volta dopo tempo mi sento nuovamente a mio agio dietro ai fornelli e con le mie creazioni.
Un po’ di storia e da dove arrivano i brownies
Il 2020 doveva essere per me l’anno del grande viaggio: a maggio dovevo partire per New York, esaudendo così uno dei miei travel dream per eccellenza; passaporto rinnovato e biglietti acquistati in anticipo, visto, appartamento trovato e una lunga lista di cose da fare, vedere e mangiare, come pancake con lo sciroppo d’acero per colazione, muffin a merenda e cheesecake per cena.
Invece mi sono trovata chiusa in casa e l’unica cosa da fare era preparare personalmente i brownies alle pere. Ammetto che mi hanno consolata quando, il 4 maggio, sarei dovuta essere seduta sull’aereo e invece ero in pigiama sul mio divano. Ammetto anche che un piantino (consolatorio e commiserativo) me lo sono fatta: 5 minuti per spazzare via la tristezza. Sono consapevole che il mio è un piccolo disagio in confronto a tutto quello che sta succedendo, ma era il mio disagio e come tale doveva essere affrontato.
I brownies nascono al Palmer House Hotel, uno degli hotel più famosi nel centro della città di Chicago. Originariamente erano preparati in singoli stampini monoporzione, facili da trasportare e da mangiare in ogni momento della giornata (dalla rivista Sale&Pepe di novembre 2020). Erano farciti con la composta di albicocche e le noci.
Forse è proprio per il loro retaggio di nascita come dolci da viaggio che, ancora oggi, sono considerati uno snack perfetto per la merenda, da portare a scuola, in ufficio o dove preferiamo. Per me i brownies alle pere sono un dolce da concedersi in ogni momento della giornata, ma soprattutto quando abbiamo bisogno di consolarci o di darci la carica.
Prima di lasciarvi alla preparazione dei brownies alle pere, vorrei specificare che la ricetta di base è quella di Laurel Evans “Un’Americana in Cucina”. Se volete preparare qualcosa che arriva dalla tradizione americana, vi consiglio di seguire il suo blog e i suoi social.
Fatemi sapere se avete preparato i brownies alle pere: con la loro pellicina croccante e il cuore cioccolatoso non vi deluderanno. Se vi va, scattate una foto e condividetela sui social usando l’hashtag #lericettedeltegamino.
Buon appetito!
Continua a leggere il resto del post o scopri la ricetta!