C’era una volta un tegamino

La vera storia del tegamino…

C’era una volta un tegamino che se ne stava su uno scaffale di un ipermercato. Era nascosto tra altre mille padelle e tegami più belli di lui, di alluminio, antiaderenti, simil pietra, che non smettevano mai di ricordargli che non era come loro.

Non era un tegame o una padella come gli altri. Misurava infatti solo 10 cm di diametro, era caratterizzato da un rivestimento antiaderente all’interno ed era smaltato giallo all’esterno. Se ne stava lì al suo posto, ad aspettare che qualcuno lo comprasse.

…e la sua triste condizione…

In attesa di andare a casa con il suo nuovo proprietario, veniva spesso sbattuto e spostato di posto, al punto che il cartellino del prezzo non veniva mai aggiornato. C’era stato un giorno in cui il suo prezzo sembrava essere di 25 Euro. Figurati se qualcuno l’avrebbe acquistato…

Un bel giorno, quando meno se lo aspettava e quel dannato prezzo era ancora sbagliato, un ragazzo stava facendo la spesa all’ipermercato, passeggiando tra le corsie, guardando distratto coltelli, tazze e piatti, finché non vide il solitario tegamino giallo.

Il ragazzo si illuminò nel vedere quel mini tegame. Da poco infatti viveva da solo e si era accorto che la classica padella da 20-22 centimetri per lui era spesso troppo grande. La frittata era impossibile da girare e le uova all’occhio di bue si stendevano come acqua versata per terra.

Invece, con quel tegamino, la frittata sarebbe venuta alta e soffice come piaceva a lui e girarla sarebbe stato un gioco da ragazzi. Anche un solo uovo, in quel tegamino, avrebbe avuto il suo perché.

Certo è che 25 Euro per un tegamino da 10 centimetri di diametro erano veramente tanti. Neanche fosse stato d’oro… Così il ragazzo si avvicinò al primo commesso disponibile e gli chiese di controllare quel prezzo davvero esagerato… Infatti, non era il prezzo giusto.

…fino ad arrivare al lieto fine

Non so se era più emozionato il ragazzo, mentre pensava alla frittata alta che si sarebbe mangiato quella sera; o il tegamino giallo che già si immaginava il fuoco che lo scaldava, la frittata che gli faceva compagnia, il getto d’acqua della lavastoviglie che lo sciacquava e il comodo cassettone dove avrebbe finalmente passato la sua prima notte al buio in santa pace.

Quella sera il tegamino finalmente iniziò ad avere la vita che si meritava. La frittata alle cipolle venne alta e soffice. E tutti vissero felici e contenti.

 

tegamino