Le frittelle affondano le loro radici già nell’Antica Roma, ma oggi vengono preparate e mangiate in molti paesi del mondo. Vennero nominate anche dolce nazionale della Serenissima Repubblica di Venezia e oggi continuano ad essere uno dei dolci più famosi (e buoni) in tutto il territorio veneto.
In Italia le frittelle (o fritole) raggiungono il massimo della loro popolarità in Veneto, soprattutto in provincia di Venezia. Grazie infatti al Carnevale di Venezia, sono il dolce ufficiale che maschere e turisti mangiano mentre passeggiano per le calli veneziane durante i festeggiamenti del Carnevale.
Le frittelle, come suggerisce il loro nome, sono un dolce fritto che di base non è molto zuccherato. La dolcezza viene solitamente data dal ripieno.
Possono essere piccole o grandi, vuote o ripiene. Le frittelle ripiene oggi si trovano in mille versioni diverse (anche con frutta, cioccolata o crema al gianduia) ma quelle che non si scordano mai e fanno sempre bella mostra di sè nei banchi delle pasticcerie sono quelle con crema o zabaione.
Le mie frittelle preferite
Le mie preferite sono quelle vuote, arricchite con pezzetti di mela, pinoli e uvetta ammollata nel rum. Per dare un tocco in più bisogna rotolarle nello zucchero semolato appena tirate fuori dalla friggitrice. Le frittelle a questo punto saranno ancora in grado di far aderire lo zucchero dando un tocco croccante e aggiungendo un pizzico di dolcezza che mancava.
Fatemi sapere se avete preparato le frittelle con mele, pinoli e uvetta e se vi sono piaciute… Se vi va, scattate una foto e condividetela su Instagram o su Facebook usando l’hashtag #LeRicetteDelTegamino.
Buon appetito! 😃
Frittelle Male, Pinoli e Uvetta
La ricetta che uso (anche se ho apportato qualche modifica nel corso del tempo) l'ho trovata sulla rivista La Cucina Italiana e nello specifico nel numero di febbraio del 2005.
Ingredienti
- 300 g di acqua
- 250 g di farina 00
- 100 g di uvetta
- 50 g di burro
- 50 g di zucchero semolato
- 40 g di pinoli
- 6 uova
- 1 bacca di vaniglia
- 1 mela tipo "Golden"
- Buccia di un limone
- Olio di semi di arachide per friggere q.b.
- Rum q.b.
- Sale q.b.
- Per guarnire:
- Zucchero semolato q.b.
Preparazione
Iniziate mettendo in ammollo l'uvetta nel rum, sbucciate e tagliate a pezzetti la mela, grattugiate la buccia del limone e raschiate i semi della bacca di vaniglia.
Nel frattempo, in una pentola a bordi alti:
Portate a bollore l'acqua, il burro, un pizzico di sale e 50 g di zucchero semolato
Quando avrà raggiunto il bollore togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la farina, mescolando energicamente
Riportate la pentola sul fuoco e, sempre mescolando, fate cuocere fino a che il composto non si staccherà dai bordi e formerà una palla
Trasferite l'impasto in una ciotola dai bordi alti e lasciatelo raffreddare.
Aiutandovi con la planetaria (usando il gancio per impastare) o con uno sbattitore elettrico:
Aggiungete la buccia del limone grattugiata e i semi della bacca di vaniglia
Incorporate le uova, una alla volta. Non aggiungete l'uovo successivo a meno che quello precedente non sia perfettamente incorporato.
Alla fine otterrete una pastella densa e lucida
Aiutandovi con un cucchiaio di legno, mescolate bene l'uvetta (che avrete scolato dal rum), i pinoli e la mela.
A questo punto è arrivato il momento di friggere le frittelle:
Scaldate abbondante olio di semi di arachide e, aiutandovi con due cucchiaini, formate delle palline da tuffare nell'olio
Man mano che le frittelle saranno pronte, scolatele dall'olio e passatele nello zucchero semolato.
Note
Non fate palline troppo grandi perché in cottura le frittelle si gonfieranno. Le prime frittelle non saranno perfette, ma saranno sicuramente buonissime! Con la pratica vedrete che verranno delle palline perfette. Le prime le potrete usare come prova di assaggio. L'ideale sarebbe servirle calde man mano che escono dalla friggitrice, ma per mangiarle in compagnia, lasciatele nel forno preriscaldato in modalità ventilata a 60°C.
2 Commenti
sissi
8 Febbraio 2018 at 15:37Buone le frittelle, un classico di Carnevale, con mele e uvetta, poi, da provare sicuramente.
Anna
9 Febbraio 2018 at 16:10🙂